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TU CHE DIAMANTE SEI?

10 diamonds rings, 10 personalità, 10 stili

Mi sono sempre tenuto alla larga dai luoghi comuni e dalle convenzioni, non penso affatto che i diamanti rappresentino il sogno di ogni donna o, per dirla secondo un immaginario cinematografico, siano A Girl’s Best Friend, ma, allo stesso tempo, detto sinceramente, sono convinto esistano poche pietre al mondo che possano reggere il confronto con la bellezza del diamante.  

Solitario Penny Lane // Photo: Margherita Calati

Per cui, sia che facciate parte del team diamonds, sia che tifiate per squadre avversarie, datemi il tempo di mostrarvi qualche new entry e vi renderete conto che, all’interno di questo mondo, spesso ricco di stereotipi e monotonia, si nasconde, in realtà, una grande varietà di soluzioni incredibilmente belle e adatte a stili completamente diversi.

Anelli con diamanti neri taglio rosetta // Photo: Margherita Calati

Dai tagli più puri e brillanti a quelli imperfetti e irregolari; dai colori cristallini fino ad arrivare ai total black, passando attraverso sfumature champagne… ecco 10 esempi di Diamond Rings così diversi tra loro da adattarsi perfettamente ad ogni tipo di occasione, gusto e personalità.

uno

MINIMAL

Per chi non ama indossare gioielli vistosi, predilige la semplicità delle forme, ma non vuole rinunciare alla delicatezza di un piccolo diamante, il solitario minimal con gambo sottile e finitura martellata rappresenta un’ottima scelta.

Si può variare tra finiture differenti, castoni a 6 o 4 punte, diamanti bianchi, brown o, eventualmente, black, il tutto rimanendo tra i confini dell’essenzialità e dell’eleganza.

Anello con piccolo diamante brown // Photo: Margherita Calati

due

DARK ORANGY

I diamanti colorati (o fancy) sono davvero molto lontani dal poter essere definiti classici, soprattutto, se ci si imbatte in tonalità così intense, affascinanti e dark, da condurci in territori molto meno convenzionali di quelli che ci si potrebbe aspettare.

è molto difficile trovare due diamanti colorati esattamente identici, a differenza dei diamanti più tradizionali, e questa caratteristica esalta la loro unicità e ricercatezza, pur rimanendo in una fascia di costo inferiore (a parità di caratura e qualità) rispetto a quella dei diamanti bianchi.

Anello diamante Dark Orangy // Photo: Margherita Calati

tre

SALT&PEPPER

Per i puristi del genere, i diamanti denominati Salt&Pepper si posizionano a metà strada tra Satana e Belzebù, perché, è abbastanza inutile girarci attorno, tutto ciò che li rende attraenti e desiderabili è esattamente ciò che in un ipotetico controllo qualità li metterebbe fuori gioco. Detto diversamente, quelle sfumature e particolari colorazioni che, soprattutto fuori dall’Italia, li hanno resi popolari e molto richiesti, sono date da una grande concentrazione di inclusioni e impurità, due parole che solitamente stridono quando si parla di diamanti.

Ma, proprio per questa ragione, sprigionano una personalità davvero unica e fuori dal comune, tanto da essere diventati l’alter ego Rock del diamante tradizionale:  Wild vs Grace.

I diamanti Salt & Pepper possono avere tagli differenti e colorazioni che ruotano attorno alle gradazioni dei grigi – da qui il nome – per sconfinare qualche volta nel giallo/verdognolo.

Ho inserito un modello con pietra taglio rosetta tra le novità della categoria Young (quello giallo a sinistra accanto all’anello con zaffiro verdone nella foto qui sotto) e ne sono completamente innamorato.

Anello con diamante Salt&Pepper // Photo: Margherita Calati

quattro

A GOCCIA

Il diamante, così come tutte le pietre preziose, non si trova sul mercato in un’unica forma. Oltre al taglio a brillante (rotondo), esistono il taglio a smeraldo, il taglio ovale, il taglio a navette, il taglio princess, il taglio a baguette, … e, ovviamente, il taglio a goccia, oggi estremamente diffuso e versatile, sia per l’eleganza e l’armonia delle sue forme, sia per la tendenza a creare attorno alla sua silhouette soluzioni stackable.

Ne è un esempio il diamante a goccia champagne protagonista del mio primo Kit Rings in versione Deluxe, acquistabile sia singolarmente che in abbinamento all’anello sottile a punta con decorazioni a bulino.

Anello diamante a goccia // Photo: Margherita Calati

cinque

PUNTO LUCE

Nella creazione di un gioiello con diamanti non è assolutamente necessario che la pietra preziosa sia la protagonista. Il diamante può essere utilizzato per svolgere un ruolo secondario, come ad esempio, aggiungere un tocco di luminosità e originalità, affiancando altre tipologie di pietre, preziose e semi -preziose.

Perciò, anche se non si è particolarmente interessati all’idea di indossare/acquistare un anello con diamanti, è possibile trovare soluzioni alternative, meno convenzionali e più in sintonia con i propri gusti, ma ugualmente eleganti e… brillanti.

Piattini porta fedi // Photo: Margherita Calati

sei

HALO

Una delle soluzioni più apprezzate da chi ama i diamanti è sicuramente il “contorno di luce”, o HALO, che si crea attorno ad una pietra centrale quando una fila di diamanti la circonda. E il motivo è più che intuibile, l’anello acquista mille punti in brillantezza e luminosità, sia che la pietra al centro sia anch’essa un diamante, sia che si scelga come elemento centrale una pietra colorata.

Per ottenere l’effetto descritto, è molto importante che le pietre abbiano alti valori di purezza, colore e taglio, proprio per questo motivo, per i miei anelli a contorno, scelgo solo pietre di ottima qualità… non a caso emanano tutti una luce purissima e difficile da racchiudere in uno scatto.

Anello Halo // Photo: Margherita Calati

sette

RÉTRO

Eccoci all’interno di un mondo che amo da sempre e al quale mi ispiro costantemente per la creazione dei miei gioielli: il passato!

Se, come me, siete fan dello stile retrò non potrete non apprezzare i nuovi anelli con il contorno circolare e piccoli diamanti incassati a grane. Ho abbinato alla colorazione tenue dell’oro verde i toni accesi delle pietre preziose: smeraldo, zaffiro blu e rubino, ho realizzato un total white di soli diamanti e mi sono concesso un piccolo sfizio montando uno zaffiro verde acqua in abbinamento all’oro rosso, il tutto mantenendo la bellezza dei dettagli handmade.

Anello Alma // Photo: Margherita Calati

otto

BRILLANTE

Piccolo spoiler per gli amanti del genere, siamo finalmente arrivati al punto del discorso in cui le famose 4 C è giusto abbiano il loro risalto…. ebbene sì, siamo arrivati a parlare dell’amatissimo solitario.

***

Appena si digita la parola DIAMANTE sul web, o si varca la soglia di una gioielleria, chiunque si appresti ad acquistare un anello di fidanzamento viene bombardato di informazioni tecniche circa le caratteristiche che determinano il valore dei diamanti sul mercato, informazioni utili e importanti, ma che, spesso, vengono fornite ben prima di aver deciso quale strada prendere, creando nella maggioranza dei casi un senso di disagio e dubbi a non finire.

In sintesi, ogni diamante tagliato viene valutato in base a queste caratteristiche:

il Peso (carat)

la Purezza (clarity)

il Colore (colour)

e la qualità del Taglio (cut)

Più la pietra soddisfa i criteri, più il prezzo salirà, anche esponenzialmente, perciò, specialmente nel caso in cui voleste acquistare un diamante come investimento, vi consiglio di fare molta attenzione alle 4C.

Voglio però rassicurarvi su una cosa, è possibile realizzare dei bellissimi solitari anche senza arrivare necessariamente alla soglia dell’eccellenza. Lo dico perché, molto spesso, l’idea di non poter raggiungere la “perfezione” è un forte deterrente quando si tratta di acquistare un solitario. L’importante è sapere fin dall’inizio quali sono le possibilità e l’obiettivo per il quale si ha intenzione di acquistare un determinato anello, per il resto la soluzione più adatta esiste e possiamo trovarla assieme.

Solitario Penny Lane // Photo: Margherita Calati

nove

ROSETTA

I diamanti dai tagli antichi sono stati la mia prima passione. Credo di averlo raccontato ormai centinaia di volte, ma, da ragazzo, non amavo i diamanti tradizionali, li trovavo troppo classici, io volevo incassare solo ed esclusivamente i diamanti neri dalle facce irregolari. Punto. Da allora le cose sono cambiate su molti fronti, ho rivalutato la mia posizione nei confronti dei tagli brillanti – purché montati come dico io  – ho allargato gli orizzonti dal punto di vista cromatico, ma il fascino che i diamanti rosetta riescono a trasmettermi è rimasto completamente invariato.

La semplicità delle loro imperfezioni dice molto dell’idea di bellezza che amo inseguire e rappresentare attraverso i miei gioielli ed è per questo che faranno sempre parte della mia collezione.

Anelli diamanti rosetta // Photo: Margherita Calati

dieci

RIVIERA

Siamo giunti alla fine di questa lunga carrellata ed è con grande piacere che vi presento uno dei modelli della nuova collezione ai quali sono più affezionato: la riviera.

Ho scelto 7 diamanti brown taglio rosetta e una finitura martellata, molto materica, per tenerli uniti. E, nonostante le mille irregolarità date dal taglio delle pietre e dalla superficie dell’anello, il risultato finale è di una delicatezza disarmante.

Ho sempre pensato che la riviera fosse un tipo di anello adatto a raccontare una storia – un simbolo di ciò che si è vissuto assieme –  e, proprio per questo ci tenevo conservasse i “segni” della sua realizzazione, i “segni” della sua storia.

Riviera Gerico // Photo: Margherita Calati

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